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Fioravanti_001Questo sito nasce dall’esigenza di offrire la possibilità di interagire con me per quanto riguarda terapie, iniziative di incontro e studio, modelli di interpretazione della nostra condizione di salute/malattia, ai pazienti interessati.
I temi trattati sono la diagnosi e terapia delle patologie stress correlate, la medicina naturale (Agopuntura Cinese, Omeopatia nelle sue varie forme, Farmacoterapia Cinese, Alchimia e Spagyria, Medicina Quantistica e Biorisonanza), la Nutrizione Clinica, la terapia con i Funghi Medicinali ed i Batteri Probiotici, e approfondimenti su malattia, salute e spiritualità. Tutto questo visto nel modello adattativo che ci viene offerto dagli studi nel campo delle Neuroscienze moderne. E’ inoltre possibile trovare approfondimenti bibliografici, video e link con siti interessanti.

Chi vuole può scrivere le sue impressioni, o consigli, di cui terrò conto. Il sito è in evoluzione, quindi cambierà, spero, in meglio, anche con l’aiuto dei lettori.

Insonnia, stanchezza, gastrite, nervosismo, depressione, ansia, …

cos’hanno in comune tutti questi sintomi?

Lo Stress

  • Esistono patologie non aggravate dallo stress?
  • Cos’è in realtà lo Stress? Quello che percepiamo lo rappresenta completamente, o c’è dell’altro?
  • Come è possibile sapere se una persona è “stressata”?
  • Come possiamo curare i problemi dovuti allo stress?

Queste ed altre domande sono molto comuni nella mia pratica quotidiana, da anni. Ma molte volte sono domande incomplete, o partono da modi non scientifici di interpretare le cose che accadono. Le Neuroscienze da molti anni ormai ci indicano che, nel nostro organismo, esiste una precisa gerarchia funzionale, che ha lo scopo mi mantenere l’organismo stesso in vita.

Ma perchè, e come, e per quale obbiettivo?

L’evoluzione della Vita sul nostro Pianeta ha prodotto un’infinità di differenti forme di vita, dagli esseri monocellulari ai dinosauri all’Uomo stesso. Dal momento che tutte le forme attuali discendono da semplici forme primitive, è logico che tutti quanti noi, animali, batteri, piante, funghi, virus, obbediamo alle stesse leggi di natura e condividiamo modalità di sopravvivenza e finalità della Vita stessa.

Se vogliamo riassumere in modo semplice e comprensibile, possiamo dire che ogni forma di vita esiste nella relazione con l’ambiente che la circonda e che sta al suo interno; la Vita nella sostanza più “semplice” è Relazione con l’Ambiente. Possiamo quindi dire che la Vita è la gestione della relazione adattativa ambientale in modo tale da sopravvivere ad ogni costo in un ambente mutevole, al fine di riprodursi.

Questa lunga frase racchiude in sé la forma ed il senso della nostra esistenza, naturalmente dal punto di vista squisitamente biologico, cioè prima che dalla materia emerga la coscienza. La maggior parte delle forme di vita non dispone di una coscienza nella maniera in cui noi umani la consideriamo in relazione a noi stessi, ma ciononostante vive e si riproduce, o almeno cerca di farlo. La nostra coscienza non rappresenta quindi l’unica forma del nostro vivere, infatti noi viviamo anche su piani inconsci, nello stesso momento in cui siamo consci di noi stessi e dell’ambiente. Questo accade ad esempio durante il sonno, momento in cui un meccanismo fondamentale per la sopravvivenza, il respiro, non è più controllato dalla volontà, e diventano più evidenti disfunzioni del suo meccanismo di controllo, come ad esempio le Apnee Notturne.

 

La Vita è un processo finalistico,  comandato dal Cervello

Data questa definizione della Vita, mutuata dagli studi in Biologia Evoluzionistica, è evidente che tutta la nostra vita dev’essere compresa in termini finalistici, cioè tutto ciò che viviamo succede perchè vogliamo sopravvivere ad ogni costo, e questo lo facciamo per riprodurci. Bisogna quindi trovare chi comanda questo processo, e come lo impone all’organismo. A livello del nostro organismo,, è il Sistema Nervoso Centrale, cioè il Cervello, che comanda, che è a capo della struttura gerarchica del Sistema. Occorrono poi adeguati meccanismi per poter vivere, e questi sono:

respirazione, deglutizione, movimento

cioè: per sopravvivere dobbiamo poter mangiare e bere, muoverci e respirare, al fine di riprodurci.

Questi meccanismi di base sono interconnessi evidentemente tra di loro, ma rispondono esclusivamente al Cervello. Ogni funzione organica, o psichica, che noi vogliamo studiare, dev’essere vista in questo algoritmo. Non esiste possibilità di autoregolazione delle varie funzioni organiche, tutte sono controllate a livello finalistico.

Quindi i sistemi che il cervello usa per dialogare con il corpo, cioè il Linfatico, il Circolatorio, l’Endocrino, il Sistema Neurovegetativo, ecc., sono modi differenti mediante i quali il Cervello produce nell’organismo quelle modifiche necessarie a sopravvivere nell’ambiente continuamente vario. Le nostre malattie, che si esprimono attraverso i sintomi che tutti conosciamo, sono dovute a fattori genetici e/o a fattori epigenetici (il modo in cui viene riscritto e letto il segnale genetico in seguito alle esperienze della vita individuale). Il Cervello non dispone di modalità di analisi per capire se il lavoro fatto per sopravvivere è il migliore possibile: è sufficiente il riscontro di essere vivo!! In questo modo si possono accumulare, nella memoria operativa, “errori” che vengono chiamati disfunzioni, che rappresentano il “costo biologico” della sopravvivenza.  Vivo, lo faccio nella maniera determinata dalla mia vita fin dal mio concepimento, questo non è il modo più adeguato rispetto all’ambiente ma è sufficiente, mi ammalo dal momento che uso il mio organismo in maniera differente al progetto sul quale è stato costruito.

Da qui risulta che possiamo finalmente vedere in maniera corretta cosa sia lo stress: è la vita stessa, e come tale non è né buono né cattivo.

 

Disfuzione, Salute  e Malattia

Il problema per la nostra salute inizia dal momento in cui il Cervello (sistema di gestione della relazione con l’ambiente, cioè con lo stress), non lavora in maniera adeguata (dando cioè la migliore configurazione all’organismo in modo che possa adattarsi nella maniera più adeguata all’ambiente), ma ampiamente disfunzionale. I sintomi e le malattie di cui ci lamentiamo sono quindi il frutto della gestione disfunzionale della relazione con l’ambiente, e possono essere trattati in due modi sostanzialmente differenti: rimodulando i sintomi, o lavorando per migliorare la gestione della relazione Uomo/Ambiente. Questo è possibile soltanto attraverso l’uso della REAC/CRM terapia, che ha come unico scopo quello di far si che il cervello si autopercepisca nella sua funzione di sopravvivenza: in questo modo è in grado di percepire le disfunzionalità, e quini, automatiacmente, di iniziare a produrre nuovi e più adeguati comportamenti adattativi. Questo cammino porta ad un miglioramento progressivo del proprio stato globale di salute, che è molto differente dal migliorare il proprio benessere.

La Salute è infatti descrivibile come la risposta adattativa più adeguata (sfruttando al meglio le funzioni unificate dei centri più primitivi e della neocorteccia) rispetto alle capacità residue attuali del Sistema Nervoso.

Comprendendo cosa diano Disfunzione e Salute, possiamo comprendere come il Sistema Nervoso adotti certi meccanismi di base per adattarsi e sopravvivere, tra questi l’Infiammazione. I meccanismi infiammatori servono a produrre le condizioni ottimali per far fronte ad un problema ambientale come le infezioni virali o batteriche: attraverso l’aumento della temperatura corporea, l’aumento della vascolarizzazione locale, dell’ossigeno portato dal sangue insieme a nutrienti e cellule del Sistema Immunitario, il Cervello cerca di contenere l’aggressione e di vincere la battaglia; in seguito si proporrà di riportare il sistema alle condizioni normali di attività. Questo avviene, se tutto va bene, mediante l’Infiammazione Acuta: nel giro di ore o giorni il problema è risolto ed il processo è avviato alla soluzione. Ma se questo progetto non riesce, si va, nel tempo, stutturando una risposta Infiammatoria Cronica, per cui il processo rimane, è a bassa intensità ma funziona come un motore sempre acceso anche se al minimo: scalda, consuma energia, logora la meccanica ed inquina.

L’evoluzione della Vita ci ha dato la possibilità di sopravvivere attraverso l’infiammazione acuta, ma se questa non riesce ci ammaliamo per gli effetti dell’infiammazione cronica. Le malattie di cui si lamenta e muore oggi la maggior parte della popolazione contemporanea son riferibili ad una modalità adattativa disfunzionale, che produce comportamenti adattativi inadeguati fondati su modelli di infiammazione cronica a bassa intensità.

E qui troviamo di tutto, dall’Arteriosclerosi alle BPCO ai problemi di dermatite, circolazione, infarti del miocardio e cerebrali, artriti ed artrosi, maldigestione e malassorbimento, problemi mestruali e di infertilità, infezioni respiratorie ripetute,…

Attraverso il modello visto prima, possiamo intervenire ai vari livelli del processo disfunzionale, e soprattutto oggi abbiamo la capacità di integrare ogni intervento potendo agire a livello di chi comanda, cioè del Sistema Nervoso Centrale, aiutandolo in maniera non invasiva e personalizzata, a migliorare il complessivo stato di salute dell’organismo. Essere cioè al 100% di quanto ci sia possibile oggi. Questo è un obbiettivo ambizioso ma raggiungibile!